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In questi giorni sembra spopolare in rete il filmato di un giornalista inglese che sembra promettere quasi il miracolo: il riscaldamento di una stanza con pochi centesimi al giorno, per mezzo dell'utilizzo di candele, vasi in terracotta, un vassoio e (in altre versioni scovate su youtube) viti e bulloni.
Ma funziona veramente? Scopriamolo..
Ma funziona veramente? Scopriamolo..
Bisogna iniziare con alcune considerazioni: alcuni link parlano di 16 centesimi al giorno, altri di 12, altri 90.. questo ovviamente dipende dal prezzo e dal numero di candele utilizzate.
Personalmente ho utilizzato le classiche candele Ikea vendute al pacco di 100 candele al prezzo di 3,50 al pacco (al momento in cui scrivo questo articolo). Il che significa che ogni candela costa 0,035 Euro e considerando che nell'articolo in questione si usano 4 candele, il prezzo per 4 ore di riscaldamento (la durata di una candela) è di 14 centesimi.
Io, vista la poca fiducia per l'affidabilità della questione, ho effettuato una prova con 5 candele (il massimo che potevo mettere sotto i vasi in terracotta che ho comprato per l'occasione). Indi il prezzo per 4 ore di teorico riscaldamento si fermano sui 17,5 centesimi.
Ipotizzando di voler utilizzare il riscaldamento per gli scopi che mi prefiggevo io, ossia il riscaldamento dell'angolo dove risiede il rack dei ciliatus/auriculatus, avrei dovuto utilizzare tale metodo due volte in un giorno per 4 ore, indi il totale giornaliero sale a 35 centesimi al giorno.
Finiti i calcoli di rito, vediamo se funziona davvero.
La risposta è semplice: NO
Ma andiamo per gradi: ho preparato il tutto, acceso le cinque candele, e messo un termometro digitale ad una distanza di 10 cm.
Dopo circa mezzora la temperatura è salita di ben 1°C, incremento che però andava già perduto dopo aver spostato il termometro a 25 cm.
Indi inutile.
Anche dopo le 4 ore di durata massima delle candele, la temperatura non si è mossa.
Progetto bocciato.
Mi reputo una persona da un certo punto di vista stupida, perchè se mi fossi ricordato delle nozioni basilari di termodinamica, avrei evitato tutto lo sbattimento. Dall'altro punto di vista mi vedo come una persona pratica, perchè anche ricordandomi delle nozioni, avrei comunque provato a vedere se c'erano speranze di funzionamento.
Per spiegare il non funzionamento dell'apparato, mi riallaccio alla spiegazione data da una utente di un forum che seguo (Tartarugando) ed in particolare nelle parole dell'utente Tartamilla che recita parola per parola così:
"l'energia insita nei blocchetti di cera e di conseguenza il calore sviluppato non può aumentare per magia......... ci può essere eventualmente una distribuzione diversa attraverso il sistema del vaso di coccio, sia nello spazio (si aumenta di poco la T in un sistema grande, la stanza, anzichè avere una T elevata concentrata in pochi cm cubici) sia nel tempo(non c'è una fiammata istantanea, ma una graduale cessione di energia sootoforma di calore al sistema ambiente)"
Riassumento in parole moooolto spicciole: l'energia termica (calore) delle candele non può certamente aumentare esponenzialmente per mezzo di questo espediente. Al massimo può essere imprigionato e meglio distribuito, ma da una candela non può venire fuori il calore di un falò.
Perchè allora nel video del tizio inglese sembra funzionare? Molto semplice, diamo una occhiata alla stanza che scalda: è un sotto tetto di dimensioni ristrette.
Indi, presumendo sia ben coibentato vista la regione geografica e climatica dove si trova la casa (la fredda Gran Bretagna), si aggiunge anche l'esigua area da riscaldare che non sarà maggiore di un paio di metro d lunghezza per un paio di larghezza per poco meno di due metri di altezza nel punto più alto.
Concludendo: il sistema POTREBBE funzionare se lo usassimo per scaldare uno sgabuzzino portascope, generando un calore pari allo lasciare una candela accesa al suo interno.. l'unica differenza grazie a questo metodo sarebbe che il calore andrebbe a rimanere per un pelo più a lungo nell'area da riscaldare..
Peccato, poteva essere la scoperta del secolo.
Personalmente ho utilizzato le classiche candele Ikea vendute al pacco di 100 candele al prezzo di 3,50 al pacco (al momento in cui scrivo questo articolo). Il che significa che ogni candela costa 0,035 Euro e considerando che nell'articolo in questione si usano 4 candele, il prezzo per 4 ore di riscaldamento (la durata di una candela) è di 14 centesimi.
Io, vista la poca fiducia per l'affidabilità della questione, ho effettuato una prova con 5 candele (il massimo che potevo mettere sotto i vasi in terracotta che ho comprato per l'occasione). Indi il prezzo per 4 ore di teorico riscaldamento si fermano sui 17,5 centesimi.
Ipotizzando di voler utilizzare il riscaldamento per gli scopi che mi prefiggevo io, ossia il riscaldamento dell'angolo dove risiede il rack dei ciliatus/auriculatus, avrei dovuto utilizzare tale metodo due volte in un giorno per 4 ore, indi il totale giornaliero sale a 35 centesimi al giorno.
Finiti i calcoli di rito, vediamo se funziona davvero.
La risposta è semplice: NO
Ma andiamo per gradi: ho preparato il tutto, acceso le cinque candele, e messo un termometro digitale ad una distanza di 10 cm.
Dopo circa mezzora la temperatura è salita di ben 1°C, incremento che però andava già perduto dopo aver spostato il termometro a 25 cm.
Indi inutile.
Anche dopo le 4 ore di durata massima delle candele, la temperatura non si è mossa.
Progetto bocciato.
Mi reputo una persona da un certo punto di vista stupida, perchè se mi fossi ricordato delle nozioni basilari di termodinamica, avrei evitato tutto lo sbattimento. Dall'altro punto di vista mi vedo come una persona pratica, perchè anche ricordandomi delle nozioni, avrei comunque provato a vedere se c'erano speranze di funzionamento.
Per spiegare il non funzionamento dell'apparato, mi riallaccio alla spiegazione data da una utente di un forum che seguo (Tartarugando) ed in particolare nelle parole dell'utente Tartamilla che recita parola per parola così:
"l'energia insita nei blocchetti di cera e di conseguenza il calore sviluppato non può aumentare per magia......... ci può essere eventualmente una distribuzione diversa attraverso il sistema del vaso di coccio, sia nello spazio (si aumenta di poco la T in un sistema grande, la stanza, anzichè avere una T elevata concentrata in pochi cm cubici) sia nel tempo(non c'è una fiammata istantanea, ma una graduale cessione di energia sootoforma di calore al sistema ambiente)"
Riassumento in parole moooolto spicciole: l'energia termica (calore) delle candele non può certamente aumentare esponenzialmente per mezzo di questo espediente. Al massimo può essere imprigionato e meglio distribuito, ma da una candela non può venire fuori il calore di un falò.
Perchè allora nel video del tizio inglese sembra funzionare? Molto semplice, diamo una occhiata alla stanza che scalda: è un sotto tetto di dimensioni ristrette.
Indi, presumendo sia ben coibentato vista la regione geografica e climatica dove si trova la casa (la fredda Gran Bretagna), si aggiunge anche l'esigua area da riscaldare che non sarà maggiore di un paio di metro d lunghezza per un paio di larghezza per poco meno di due metri di altezza nel punto più alto.
Concludendo: il sistema POTREBBE funzionare se lo usassimo per scaldare uno sgabuzzino portascope, generando un calore pari allo lasciare una candela accesa al suo interno.. l'unica differenza grazie a questo metodo sarebbe che il calore andrebbe a rimanere per un pelo più a lungo nell'area da riscaldare..
Peccato, poteva essere la scoperta del secolo.